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CAIVANO: Il video/denuncia di Minformo piace al Segretario del PD, ma si punti il dito da un’altra parte

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Caivano non è fallita con la gestione Monopoli, la città è il simbolo di una politica malata e inconcludente a cui decenni di storia non ha insegnato nulla se non il dissenso verso se stessa.

Un video denuncia di Minformo ha dato la stura ad alcune riflessioni di una comunicazione che è tutt’altro genuina, quel tipo di pensiero edulcorato dalle posizioni schiette di colui che dovrebbe trasmettere un messaggio scritto per i cittadini, almeno si spera, ignari delle dinamiche tortuose del sottobosco comunicativo in quel di Caivano.

Prendiamo atto dei complimenti per il video espressi dal segretario comunale del PD, o di chi per esso, ma ci rammarichiamo per il mancato senso critico di chi ha narrato l’evento in modo del tutto estraneo al concetto che si voleva trasmettere.

Un video in cui vengono mostrate le criticità di una città ostaggio dei settori e che, nonostante la politica, fatica a svincolarsi da un sistema che ha radici ventennali, una piovra che con i suoi tentacoli arraffa ogni ben di Dio, incurante del benessere dei cittadini.

Allora si pensa bene di puntare il dito per il gusto di farlo, vista l’inutilità del gesto in quanto l’ex Sindaco si è tirato fuori dai giochi -scelta più che giusta- dettata dalla capacità critica di un uomo che ha fatto della sua consiliatura, anche se in ritardo, una lotta agli sprechi perpetrati all’interno dei settori.

Allora vorrei chiedere al caro Angelino se le problematiche mostrate nel video siano “patate novelle” o non siano bollenti e lasciate nelle mani dell’ultimo arrivato, una persona che ha detto fermamente “no” a chi voleva approfittare della posizione politica per gestire gli “affari” della città. Se a quel super-assessorato chiesto al Sindaco lui avrebbe risposto con la stessa determinazione lasciando lo scranno più alto del comune e facendosi da parte nel momento in cui le istanze dei suoi collaboratori fossero state un prezzo tanto alto da pagare per la città e i cittadini.

Ricordo di un pastrocchio politico ai tempi della gestione Falco, quando il suo partito permise al Sindaco di restare al suo posto grazie alla tenacia di un esponente noto del PD che passò dall’opposizione alla maggioranza, quando le tattiche politiche non rappresentavano un ostacolo alla tenuta di una maggioranza tenuta insieme con la colla dell’opportunità.

Siamo abituati alla critica distruttiva, ormai il senso della politica caivanese si regge sui presupposti del “lui è peggio di me”, lo spirito propositivo va a farsi friggere quando si tratta di esporre teorie evolutive.

L’incapacità di avanzare istanze, tramuta il bisogno di assoggettarsi alle esigenze del popolo in una corsa a ostacoli, dove bisogna saper saltare bene per arrivare al traguardo, dove quello che conta è abbassare l’asticella della competizione per vincere facile.

L’opposizione si fa anche progettando e proponendo.

Il mero stare seduti tra i banchi del consiglio comunale non indica la volontà di cambiamento, bensì l’aspettare in riva al fiume sperando che prima o poi passi il cadavere del nemico.

Raccolta rifiuti, viabilità, controllo del territorio, abusivismo, sprechi e chi ne ha altri ne metta, non sono certo problemi dell’ultima ora, vanno analizzati nei lunghi anni di una gestione politica e ammnistrativa senza scrupoli.

Antonio Angelino è giovane, se verrà eletto avrà tutte le possibilità per dimostrare che si può fare di meglio e che la politica può incidere profondamente sul degrado di un paese ormai destinato alla rovina. Noi attendiamo, non abbiamo fretta, ma si abbia il coraggio di puntare il dito nella direzione giusta, lasciando da parte la degrinazione della passata gestione e che, per scelta, volente a dolendo, si è messa da parte.

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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